Alimentazione, benessere e salute: vincere le sfide di domani con la ricerca scientifica
“Salute e Benessere: l’approccio scientifico e metodologico per la buona alimentazione e la prevenzione” questo il titolo del convegno promosso dalla Rete Innovativa Regionale RIBES-Nest e tenutosi nei giorni scorsi ad Abano Terme nella sede di Fidia Farmaceutici Spa, azienda socia della rete. Al centro del dibattito, aperto con i saluti di Carlo Pizzoccaro, Presidente e CEO di Fidia Farmaceutici Spa, il ruolo strategico della ricerca e dell’innovazione in ambito alimentare e preventivo per favorire la salute e il benessere garantendo la sicurezza alimentare la sostenibilità dei prodotti.
Nel secondo intervento ad apertura dell’incontro, il Presidente di RIBES-Nest Mauro Fanin ha ricordato la necessità favorire i processi di trasferimento tecnologico nelle scienze della vita. “Il nostro network – ha spiegato Fanin – mette in contatto il mondo scientifico e quello industriale, trasferendo le conoscenze e le tecnologie sviluppate dalla ricerca alle imprese che possono utilizzarle per innovare e ottimizzare la loro attività. L’obiettivo del trasferimento tecnologico inoltre è di proteggere, promuovere, valorizzare, anche in termini economici, i risultati della ricerca scientifica: l’innovazione è il prodotto di tutta la filiera”.
Tra i protagonisti dell’evento il Direttore della Divisione Produzione e Salute Animale (NSA) della FAO, Thanawat Tiensin e il professor Lorenzo Chiari, docente di Bioingegneria Elettronica e Informatica all’Università di Bologna. Il primo ha affrontato il tema del contributo degli alimenti di origine animale ad una dieta sana, argomento molto dibattuto in relazione alle problematiche di sostenibilità ambientale degli allevamenti, mentre il prof. Chiari ha proposto un focus dedicato al ruolo delle tecnologie digitali nella prevenzione e nella promozione della salute.
IL RUOLO DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE A LIVELLO GLOBALE
Centinaia di milioni di persone in tutto il pianeta dipendono dal bestiame per i propri mezzi di sussistenza, per la sicurezza alimentare e per la nutrizione. Il bestiame è particolarmente importante per i paesi in via di sviluppo, dove la domanda di proteine animali è in crescita e nelle aree remote e marginali, dove esistono alternative molto limitate. “La crescita della popolazione globale raggiungerà quasi 10 miliardi di persone entro il 2050. Di conseguenza – ha affermato Tiensin – la domanda mondiale di prodotti alimentari di origine animale (carne, uova, latticini) aumenterà del 20% entro il 2050. Questi alimenti continueranno a svolgere un ruolo importante a livello globale”.
A fronte di una domanda in crescita, le problematiche di sostenibilità ambientale rimangono tuttora aperte visto che si stima che il settore dell’allevamento sia responsabile di circa il 15% di tutte le emissioni di gas serra di origine antropica. Secondo Tiensin, è realizzabile la produzione di bestiame a basse emissioni di carbonio e la FAO ha avviato una serie pratiche per migliorare l’efficienza produttiva, il sequestro del carbonio e la circolarità degli allevamenti, dimostrando che adottando le buone pratiche di gestione esistenti (mangimi, mandrie e letame), è possibile ridurre le emissioni fino al 30%.
Tra queste, il rappresentante della FAO ha citato GLEAM modello globale di valutazione ambientale del bestiame che quantifica la produzione e l’uso delle risorse naturali nel settore zootecnico e identifica gli impatti ambientali del bestiame e LEAP (Livestock Environmental Assessment and Performance) un’iniziativa che coinvolge tutti gli attori della filiera con l’obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale del settore zootecnico attraverso metodi, metriche e dati armonizzati.
TECNOLOGIE DIGITALI E MEDICINA PERSONALIZZATA
I nuovi strumenti digitali per la prevenzione e la salute sono stati invece illustrati dal prof. Lorenzo Chiari dell’Università di Bologna. Tecnologie come le applicazioni per smart phone, i dispositivi indossabili e le piattaforme di telemedicina, stanno svolgendo un ruolo fondamentale nella promozione della salute. Questi strumenti consentono alle persone di monitorare la propria salute, impegnarsi in attività preventive e accedere a informazioni e interventi sanitari personalizzati. Forniscono inoltre opportunità per la diagnosi precoce, consentono il monitoraggio remoto dei pazienti, portando in ultima analisi a migliori risultati di salute.
“La medicina personalizzata – ha affermato Chiari – sta trasformando il modo in cui viene erogata l’assistenza sanitaria. Utilizza i dati genetici, ambientali e sullo stile di vita di un individuo per adattare strategie di prevenzione, test diagnostici e piani di trattamento. Analizzando grandi quantità di informazioni specifiche del paziente, la medicina personalizzata consente interventi mirati, diagnostica di precisione e approcci terapeutici ottimali. Questo modello ha il potenziale per migliorare l’efficacia del trattamento, ridurre al minimo gli effetti avversi e migliorare la soddisfazione del paziente”.
IL RUOLO DELLA RICERCA E DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Nella seconda sessione del convegno, si è svolto il dibattito condotto da Elisabetta Bernardi nutrizionista, biologa con specializzazione in Scienza dell’alimentazione, collaboratrice della trasmissione televisiva di divulgazione scientifica “Superquark”. La discussione ha coinvolto istituzioni ed aziende che hanno parlato delle loro esperienze evidenziando il ruolo della ricerca scientifica quale fattore chiave per la crescita delle imprese e dei territori e per generare valore economico e sociale.
R. Steffanutto – Regione Veneto Area Ricerca, Innovazione e Sviluppo Economico; C. Sandei – Università degli Studi di Padova; A. Altissimo – LandLab (Azienda SmartAgrifood); A. De Bortoli – Experteam (Azienda SmartHealth) hanno approfondito il ruolo delle Istituzioni per la crescita dei territori e delle imprese, illustrando le attività messe in campo dalla Regione Veneto in materia di promozione dell’innovazione e delle competenze di eccellenza e interrogandosi sulle nuove esigenze del mondo produttivo.
A. Nardi – Invitalia; M. Zanetti – Veneto Sviluppo; A. Camporese – EcamRicert (Azienda SmartAgrifood); S. Zanatta – Labomar (Azienda SmartHealth) sono entrati nel dettaglio dei finanziamenti alla R&S spiegando grazie a tanti esempi concreti di successo come cogliere al meglio le opportunità in materia di ricerca e sviluppo.
Infine, G. Trentin – Regione Veneto Area Agricoltura; M. Di Pieri – Regione Veneto Area Sanità; F. Cobalchini – Intermizoo (Azienda SmartAgrifood); G. Mosconi – Fidia (Azienda SmartHealth) si sono concentrati sulla declinazione settoriale e applicativa della ricerca scientifica nei settori dell’alimentazione smart e dell’ecosistema della salute.
A conclusione dei lavori è intervenuto Piercristiano Brazzale, Vicepresidente Ribes-Nest, Amministratore delegato di Brazzale S.p.A. e Presidente della Federazione internazionale del latte (Fil-Idf). “Il settore alimentare – ha concluso Brazzale – è oggi il banco di prova per le nuove tecnologie, per nuovi modelli di produzione, per la diffusione di un’alimentazione sana, equilibrata e senza sprechi. Per nutrire quasi 10 miliardi di persone, dobbiamo perseguire l’obiettivo di un’intensificazione sostenibile dell’agricoltura, per incrementare le produzioni riducendo gli impatti ambientali dei processi coinvolti. Vinceremo questa sfida solo attraverso la ricerca scientifica e grazie ad una collaborazione sempre più stretta tra imprese, mondo della ricerca, università e policy maker”.
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