Progetti NIP e 3S-4H, Il Giornale di Vicenza racconta i risultati delle ricerche

Progetti NIP e 3S-4H, Il Giornale di Vicenza racconta i risultati delle ricerche

“Fare sistema” spingendo le imprese a collaborare tra loro e a realizzare sinergie intelligenti con il mondo delle università e degli istituti di ricerca è possibile, attraverso i giusti incentivi e grazie alla consapevolezza ormai matura dell’importanza della ricerca e dell’innovazione per raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile e della qualità.

 

 

Lo ha spiegato la giornalista Cinzia Zuccon in un recente articolo pubblicato su Il Giornale di Vicenza, nel quale ha raccontato i risultati dei due dei progetti di ricerca da poco portati a termine dai soci della rete innovativa regionale RIBES-Nest.

 

 

Il primo è Nip, Nuovo piano industriale del lattiero caseario veneto, un progetto inter-rete sviluppato da RIBES-Nest, Innosap e Riav che ha portato investimenti per circa 6 milioni di euro, di cui 3 finanziati con i fondi europei di sviluppo regionale POR-FESR.

 

 

I 15 Partner del progetto, con aziende e società cooperative del settore lattiero caseario, affiancate dalle Università di Padova e Verona e dal CNR, hanno collaborato in modo proficuo, portando al deposito di due brevetti: il chip “Pro Caseus” che misura la capacità dei tori di generare femmine in grado di produrre latte adatto alla produzione di formaggi, e un processo innovativo per estrarre la parte zuccherina del siero di latte per ricavarne polveri per alimentazione umana ad alto contenuto proteico ma senza caseine e senza grassi.

 

 

Non solo, altri importanti filoni della ricerca hanno approfondito nuovi metodi di analisi disponibili per valutare la presenza di micro-organismi e batteri nel latte, sistemi di produzione capaci di garantire il benessere animale dei bovini da latte e di assicurare un miglioramento della gestione della mandria per un minor impatto ambientale, oltre allo studio di metodologie innovative per garantire l’allungamento della shelf-life dei prodotti caseari.

 

 

Oltre al progetto Nip, si è concluso recentemente anche il progetto 3S-4H, cibo intelligente per un futuro sostenibile. Al centro dei diversi ambiti di ricerca i temi della sicurezza alimentare, alimentazione smart, salute e sostenibilità, finalizzati allo sviluppo sostenibile di alcune filiere agroalimentari come quelle agro-cerealicole, lattiero-casearie, vegetali e delle piante officinali.

 

 

Un impegno che ha portato a individuare nuovi strumenti e metodologie per l’identificazione rapida di batteri, micotossine e contaminanti direttamente nei laboratori di controllo qualità delle aziende ma anche allo studio di nuove modalità per assicurare la tracciabilità delle materie prime agricole e per valorizzare gli scarti di produzione delle aziende partner. Grande attenzione anche alle proprietà nutraceutiche degli alimenti funzionali, per studiare i miglioramenti che apportano all’organismo e migliorare le capacità nutritive di alcuni alimenti arricchendoli con estratti di piante e di fitocomplessi.

 

 

 

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Del progetto 3S-4H si è occupato anche il Corriere Imprese:

 

 

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