Experteam fornisce i kit diagnostici Covid-19

Experteam fornisce i kit diagnostici Covid-19

Nel corso dell’emergenza Covid-19 molte aziende biotech socie di RIBES-Nest sono state chiamate a svolgere un lavoro straordinario per assicurare la fornitura di strumenti e materiali utili nella lotta contro il virus.

 

Tra queste c’è anche Experteam, con sede al parco scientifico Vega di Venezia, che dal 1996 si occupa di diagnostica molecolare, veterinaria, ambientale ed alimentare, grazie ad attività di ricerca e sviluppo applicate alla realizzazione di kit diagnostici in ambito prevalentemente sanitario.

 

 

Nei mesi della pandemia, Experteam si è dedicata alla fornitura di kit per la diagnosi del Covid-19. Si tratta di un “kit per l’estrazione manuale degli acidi nucleici che consentono di procedere all’identificazione genetica del virus nel materiale biologico prelevato attraverso i tamponi nasofaringei”.

 

 

Tra le principali difficoltà affrontate dall’azienda per garantire le forniture c’è stata la scarsità di reagenti disponibili sul mercato. L’Italia deve infatti importare questi materiali dalle grandi multinazionale della chimica negli Stati Uniti e in Asia: un esempio di quanto l’Italia debba impegnarsi per investire maggiormente nelle biotecnologie.

 

 

“Il nostro Paese – ha spiegato in un’intervista a La Nuova Venezia il biologo e co-fondatore dell’azienda Angelo De Bortoli – pur avendo un altissimo valore nella ricerca in ambito universitario ed ospedaliero soffre per la mancanza di una struttura industriale in grado di tenere il passo con la capacità scientifica e diagnostica”.

 

 

Per quanto riguarda i prossimi passi Experteam ha le idee chiare. “La prossima sfida riguarderà l’automazione dei processi legati alla determinazione del Covid – sostiene De Bortoli – per accelerare i processi diagnostici e identificare il maggior numero possibile di positivi. Riuscirci non sarà facile: sarà necessario non solo investire massicciamente nelle biotecnologie ma anche far dialogare le competenze abbinando salute e biotech diagnostico”.

 

Un altro esempio di solidarietà viene da Cereal Docks Group che ha destinato 500.000 euro alla Sanità del Veneto. Il contributo, frutto dell’impegno quotidiano e della fattiva collaborazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Gruppo, ha consentito di allestire dieci nuovi posti letto nei reparti di terapia intensiva degli ospedali regionali. È stata lanciata inoltre una raccolta fondi tra i dipendenti in favore della Fondazione S. Bortolo di Vicenza, i cui proventi si sono aggiunti alla donazione da parte della società e a quella dell’azienda Fanin Mangimi di S. Tomio di Malo per l’acquisto di un apparecchio radiografico portatile per lo screening e la diagnosi della polmonite da Covid-19.