Covid-19, le imprese di RIBES-Nest per la solidarietà

Covid-19, le imprese di RIBES-Nest per la solidarietà

Durante tutta la pandemia, ci sono stati numerosi gli esempi di impegno e solidarietà da parte delle aziende di RIBES-Nest che in vari modi hanno contribuito concretamente ad aiutare le comunità e le strutture sanitarie nella gestione dell’emergenza Covid-19.

Ecco alcuni casi, che certamente non esauriscono i tanti gesti di generosità e partecipazione da parte di aziende e imprenditori in un momento storico così drammatico.

 

Labomar, azienda specializzata nella ricerca e sviluppo e nella produzione di prodotti nutraceutici dispositivi medici e cosmetici, ha donato 13.000 mascherine e 6240 flaconi di gel igienizzante al Presidio Ospedaliero Ca’ Foncello di Treviso, struttura in cui operano oltre 3.000 operatori sanitari e che si è distinta per alcuni progetti di ricerca sugli effetti del SARS-Cov-2 in pazienti con deficit immunitari.

 

Pochi giorni prima l’azienda trevigiana, recentemente selezionata da L’Economia del Corriere della Sera tra le 1000 imprese “Champion 2020”, aveva donato un altro contributo rivolto alle Forze dell’Ordine consegnando loro altri dispositivi di protezione individuale per supportarli nel loro impegno quotidiano per la difesa della sicurezza dei cittadini.

 

Un’altra importante iniziativa di solidarietà è arrivata da BMR Genomics di Padova che ha analizzato 2500 kit per tamponi nasofaringei e 100 kit per il sequenziamento dei genomi messi a disposizione dall’azienda De Rigo Vision di Longarone (Belluno). Il processo di analisi dei tamponi nasofaringei e il sequenziamento dei genomi era finalizzato a sostenere l’attività di screening nei confronti di dipendenti e collaboratori dell’Ulss Dolomiti.

 

BMR Genomics, nata nel 2006 come spin-off dell’Università di Padova per la realizzazione e erogazione di servizi inerenti il sequenziamento del Dna, è in possesso dei requisiti previsti dalla normativa nazionale e regionale per l’esecuzione dell’attività e ha superato con successo le analisi di prova per il coronavirus per ottenere lo status di “laboratorio aggiuntivo” autorizzato dal laboratorio di riferimento regionale.