
Bando export, RIBES-Nest presenta due progetti
Lo scorso 10 marzo è scaduto il periodo di presentazione dei progetti per partecipare al bando3.4.1 del POR FESR Veneto 2014-2020 per il sostegno a progetti di internazionalizzazione e sviluppo dell’export dei Distretti Industriali, Reti Innovative Regionali e Aggregazioni di Imprese.
Il bando nasce in attuazione dell’azione 3.4.1 del POR FESR Veneto 2014-2020, con il quale la Regione finanzia progetti della durata biennale che favoriscono l’accesso e l’espansione sui mercati esteri da parte di micro, piccole e medie imprese venete appartenenti a distretti industriali o reti innovative regionali come RIBES-Nest.
Complessivamente si è registrato un ottima risposta delle aziende, che hanno presentato 64 domande, per una richiesta complessiva di contributi pari a 14 milioni di euro. Anche nove aziende socie di RIBES-Nest hanno presentato due progetti realizzati in partnership seguendo le strategie indette dalla Regione: smart food e smart manufacturing.
“Sono arrivate richieste che superano di gran lunga i 10 milioni di euro previsti – ha spiegato l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato – ciò significa, da un lato, che abbiano centrato l’obiettivo, rispondendo ad un’esigenza del sistema imprenditoriale, dall’altro, soprattutto, indica la vitalità del tessuto imprenditoriale veneto che, anche in questo momento di assoluta difficoltà, vuole reagire. Le nostre imprese sono pronte a ripartire dopo l’emergenza e la Regione farà tutto ciò che è necessario per metterle in condizioni per farlo”.
Alla scadenza del “Bando per il sostegno a progetti di promozione dell’export sviluppati da Distretti Industriali, Reti Innovative Regionali e Aggregazioni di Imprese” le domande complessivamente presentate sono state 64, 23 relative a distretti industriali e reti innovative regionali e 41 ad aggregazioni di imprese.
“Il contributo complessivamente richiesto dalle nostre PMI si attesta poco oltre i 14 milioni di euro – conclude l’assessore Marcato – questo si traduce in una previsione di investimenti in attività di internazionalizzazione ed export che supera 28 milioni di euro. Ciò significa linfa vitale per le aziende, piccole e medie, in un campo come quello dell’export tra i più colpiti dalla crisi del coronavirus”.