Rete innovativa

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Un moltiplicatore di opportunità. Da non lasciarsi sfuggire.

TITOLO DELL’OPERA

“L’Agricoltura del Futuro e gli Alimenti Funzionali: una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio veneto”

(F.A.&A.F.)

Finanziato da Regione del Veneto – POR FESR 2014-2020, Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalleReti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

ARCHITETTURA DEL PROGETTO E PARTNERSHIP

Il progetto “L’Agricoltura del Futuro e gli Alimenti Funzionali: una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio veneto” (F.A.&A.F.), finanziato nel mese di dicembre 2020, è stato presentato, a valere sulla DGR 822/2020 (POR FESR 2014-2020 Azione 1.1.4), dal Consorzio Innovaa- Innovazione Agroalimentare, soggetto giuridico rappresentante la Rete Innovativa Regionale INNOSAP- Innovation For Sustainability in Agrifood Production. Alla Rete Innovativa, riconosciuta dalla Regione Veneto nel 2016, aderiscono più di cento fra PMI e Grandi Imprese del settore Agrifood e dell’indotto (incluse, per esempio, imprese chimiche; fornitori di tecnologie anche informatiche e produttori di macchine ed impianti). F.A.&A.F. vede, come coproponenti, anche la Rete Innovativa RIBES – Nest Rete Innovativa per l’Ecosistema Salute e l’Alimentazione Smart e il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia. Il progetto, della durata di 27 mesi, capitalizza l’interazione tra attori, privati e pubblici, di dimensioni economiche differenti e dalle competenze distintive disomogenee ed intercetta le Traiettorie di Sviluppo disegnate dalla Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3), con l’obiettivo di raggiungere target di R&S altrimenti non ottenibili dai singoli partner. Combina fra loro, infatti, tecnologie abilitanti afferenti a comparti diversi (in particolare, le biotecnologie e le tecnologie diagnostiche) per produrre risultati utili ai settori tradizionali e, in parallelo, fornire strumenti e opportunità idonee all’apertura delle imprese verso nuovi mercati. Per affrontare la transizione verso un nuovo paradigma industriale la partnership attingerà anche ad altre tecnologie, come i sistemi avanzati di produzione per l’applicazione nei processi produttivi e sistemi IoT per la produzione circolare e sostenibile. F.A.&A.F è realizzato da un partenariato costituito da Centri Ricerca (Università Degli Studi Di Padova, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Degli Studi Di Verona e Centro Nazionale Delle Ricerche) e da aziende (una delle quali senza budget), che appartengono a comparti differenti per specializzazione. Si tratta di:

 

Produttori agricoli (Scandola Riccardo; Società Agricola Tu e Noi; AIPO Associazione, Gruppo Padana; EcorNaturaSì), che capitalizzano diverse competenze agrotecniche, specifiche per l’ortofrutticoltura ed il florovivaismo (specie aromatiche e officinali incluse), ovvero, capacità di ottimizzazione delle tecniche colturali (piani di nutrizione ed irrigazione); competenze funzionali alla difesa fitosanitaria e alla lotta biologica ed integrata sulle colture; utilizzo di sistemi diagnostici per il contenimento di batteri infestanti sulle colture; gestione di campi prova varietali e di rilievo (anche assistito da DSS) di dati caratteristici.

 

Produttore agricolo specializzato in venericoltura (Soc. Agricola Kappa S.S), che mette a sistema competenze per la definizione dei protocolli di gestione degli allevamenti; monitoraggio costante dello stato di salute degli animali dall’allevamento; gestione di campi prova.

 

Produttori metalmeccanici (Oliver Agro Srl, Ocll Spray Srl) specializzati in macchine e strumenti per l’agricoltura, condividono competenze ingegneristiche, collegate alla progettazione e preprototipazione di componenti e macchine innovative (motorizzazioni elettriche; prototipi di macchine a guida autonoma).

 

Produttori di tecnologie di supporto (Abs Computer; Nolan Norton Italia; Ez Lab), specializzati in implementazione di sensori multispettrali, Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) coerenti con l’Agricoltura 4.0; integrazione di sistemi autonomi/robotici in macchine agricole etc.

 

Produttori di concimi organici, inorganici (Fabbrica Cooperativa Perfosfati Cerea) e biostimolanti (LandLab e Sicit Group), esperti nella progettazione di prodotti innovativi al servizio della nutrizione, biostimolazione e protezione delle piante in agricoltura e orticoltura.

 

Produttori erboristico-farmaceutici, di integratori alimentari, di dispositivi medici, cosmetici ed alimenti ai fini medici speciali e funzionali (Agripharma e Labomar), che forniranno estratti per l’industria ed offriranno ai partner l’opportunità di trasformare le loro materie prime in prodotti cosmetici ed integratori alimentari personalizzati.

 

Produttori di materie prime e trasformati farinacei (Cereal Docks e Molino Favero), in grado di valorizzare le materie prime agricole da semplici commodity a specialties/ingredients a più alto valore aggiunto, aprendosi alle nuove evoluzioni dell’agricoltura 4.0.

 

Produttori di alimenti per animali (Cortal Extrasoy), che si concentreranno sull’interazione tra nutrienti e floraintestinale, anche a livello zootecnico.

 

Imprese di diagnostica molecolare, veterinaria, ambientale ed alimentare (Experteam e BMR- Genomics), rispettivamente con competenze in kit diagnostici in ambito sanitario e con competenze in discipline omiche e bioinformatica.

FINALITÀ

 

F.A.&A.F si focalizza sulla produzione primaria e sugli alimenti funzionali, e, in particolare, sulla caratterizzazione delle materie prime, la salubrità e tracciabilità degli alimenti, l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, le nuove metodologie di analisi del microbiota e le sue applicazioni in termini di risposta immunitaria. Si tratta, come evidente, di interventi utili a sostenere la salute e la qualità della vita, incidendo sulla sostenibilità ambientale ed economica complessiva, obiettivi ancora più urgenti nell’attuale emergenza sanitaria ed economica collegata al Covid-19. La fase pandemica ha infatti determinato la necessità, da un lato, di adottare, a livello di collettività, nuovi stili di vita più rispettosi della sicurezza, dell’igiene e della salute pubblica e, dall’altro, la necessità di sostenere il reddito d’impresa e la competitività del sistema produttivo.

F.A.&A.F. si pone diverse finalità: la prima dedicata alla Produzione Primaria: ha infatti l’obiettivo principale di sviluppare dei sistemi di rilievo innovativi per lo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla fenologia, produttività e qualità delle produzioni vegetali di specie orto-frutticole e medicinali-officinali per lo sviluppo di piani di nutrizione e irrigazione, e metodi di difesa a basso impatto ambientale finalizzati al miglioramento delle proprietà delle colture, delle materie prime e della loro sostenibilità ambientale. Per raccogliere i diversi dati morfo- fisiologici, chimici e genetico-molecolari verranno impiegate tecnologie digitali basate su robotica, big data e sensori distribuiti per l’Agricoltura 4.0.
Nello specifico nell’ambito di questa linea strategica-progettuale sarà inoltre possibile analizzare l’impatto dell’emergenza pandemica da Covid-19 sul sistema agro-alimentare e territoriale oggetto di focalizzazione, e sviluppare strategie di rilancio delle filiere legate al settore primario per una migliore competitività, sostenibilità e resilienza. Parallelamente, si potranno pertanto perseguire anche i seguenti obiettivi: 1) rassegna delle conoscenze note in merito agli effetti determinati dall’emergenza Covid-19 mediante l’analisi delle informazioni contenute nelle principali banche dati economico-produttive del comparto “Agri-Food” a diversa scala territoriale; 2) studio della percezione degli effetti della pandemia da parte del settore produttivo e delle diverse filiere agro-alimentari; 3) valutazione dell’evoluzione della domanda di prodotti agroalimentari di qualità e di prodotti nutraceutici e funzionali, come conseguenza di nuovi stili di vita dei consumatori; 4) co-creazione con gli stakeholders del settore di strategie per il rilancio del settore agri-food mediante il miglioramento della competitività, della sostenibilità (economica, sociale, ambientale) e della resilienza del sistema.

Le linee di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale attraverso le quali centrare gli obiettivi sopra specificati sono state organizzate in una serie di Work Packages (W.P). Di seguito si riportano la tipologia di ricerca (RI o SS) e i macrotemi trattati nei WP:

WP-SS-1 Innovazioni per l’ottimizzazione dello stato nutrizionale e della sostenibilità della difesa fitosanitaria in olivicoltura
WP-SS-2 Innovazione di prodotto e processo nella filiera ortoflorovivaistica
WP-SS -3 Serra Veneta 4.0: Elettrificazione e Digitalizzazione

 

La seconda finalità Alimenti Funzionali consiste principalmente nella caratterizzazione degli alimenti che potrebbero migliorare la risposta immunitaria, interagendo con il microbiota intestinale di animali di interesse zootecnico (nello specifico animali monogastrici) per definire delle linee guida da estendere in futuro anche all’organismo umano. Le conoscenze relative al microbiota intestinale sono in costante evoluzione data la sua influenza e/o correlazione con diversi aspetti.

Evidenze della letteratura indicano l’influenza del microbiota intestinale nell’assorbimento del cibo, nella modificazione di agenti xenobiotici (inclusi i medicinali), ma anche nello sviluppo positivo della funzionalità del sistema immunitario, nell’insorgenza di malattie e nell’effetto di prebiotici e postbiotici.Il microbiota intestinale è composto da diverse specie di batteri, prevalentemente Firmicutes e Bacteroides, e possono variare in quantità, a seconda dello stato di benessere, del contesto in cui si vive e dello stile di vita che si conduce, inclusa la nutrizione. La popolazione microbica dell’intestino funge da barriera protettiva grazie alla produzione di muco, contenendo i microrganismi patogeni e soprattutto mantiene sotto controllo il sistema immunitario dell’intestino definito GALT (Gut- Associated Lymphoid Tissue). È importante, dunque, garantire la biodiversità del microbiota, in modo da rafforzare le difese immunitarie per proteggersi da eventuali patogeni tra cui anche virus aggressivi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario individuare alimenti funzionali ricchi di fibre e proteine, affiancando la dieta con integratori (anche di origine vegetale) formulati su evidenze scientifiche. Dal momento che sono diversi i fattori che caratterizzano il microbiota intestinale e che hanno un’influenza diversa in ogni individuo, è necessario individuare una dieta personalizzata, basando gli studi sulla nutrigenetica e nutrigenomica. Il progetto evidenzia, quindi, che settori altamente innovativi come quelli dell’alimentazione funzionale e dello “Smart-Food” richiedono un’adeguata attività di ricerca finalizzata allo studio di idonee materie prime e allo sviluppo di prodotti finiti competitivi in tale ambito. Come già specificato, l’impatto di nuovi prodotti alimentari sul benessere della persona dipende anche dalle interazioni del cibo con il sistema immunitario che a sua volta è influenzato dai batteri della flora intestinale. Questa complessa rete di interazioni deve essere valutata con adeguati metodi sperimentali che non riguardano solo l’analisi del microbiota, ma che parallelamente dovranno studiare e valutare alcune caratteristiche dei principi attivi (o più semplicemente positivamente funzionali delle materie prime) e di alcune caratteristiche come ad esempio la digeribilità, la capacità di assorbimento, ecc…

Di seguito si riportano la tipologia di ricerca (RI o SS) e i macrotemi trattati nei WP dedicati:

WP-RI – 4 Qualificazione delle materie prime per il miglioramento della qualità degli alimenti
WP -RI- 5 Sviluppo, validazione ed esecuzione di test microbiologici finalizzati alla valutazione del mantenimento delle proprietà funzionali degli ingredienti alimentari
WP- SS – 6 Valutazione della qualità e funzionalità degli alimenti in relazione al metabolismo, allo stato di salute e al benessere
WP-RI- 7 Miglioramento dell’azione nutraceutica dei prodotti ittici

 

 

Nel complesso, il progetto non si limita allo sviluppo di procedure di nuova generazione per la produzione primaria, ma comprende anche la ricerca di nuove materie prime e lo sviluppo di prodotti finiti, e si estendono fino all’influenza che questi possono avere sulla sostenibilità ambientale, sulla salute e sul benessere della persona.

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 2.860.626,79

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 1.914.047,75

TITOLO DELL’OPERA

Cibo intelligente per un futuro sostenibile
(3S_4H – Safe, Smart, Sustainable Food for Health)

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

BREVE DESCRIZIONE

 

Il progetto 3S4H “Safe, Smart, Sustainable food 4 Health” affronta i temi della produzione alimentare dal punto di vista della sicurezza, produttività, tracciabilità, qualità e sostenibilità, e della promozione del buono stato di salute attraverso una corretta e attenta alimentazione. Per garantire la qualità alimentare e la sostenibilità delle filiere agro-alimentari è necessario controllare la produzione e l’origine delle materie prime e la successiva trasformazione di un prodotto, per assicurarne la validità nutrizionale tutelando la sicurezza intermedia e finale. A questi aspetti si accompagna il concetto di sostenibilità: i sistemi di produzione alimentare dovranno diventare estremamente efficienti, filiere in grado di produrre cibo sicuro e nutriente, riducendo al tempo stesso in modo deciso l’impatto ambientale. Nel corso del progetto, che durerà tre anni, saranno studiate e migliorate filiere alimentari già esistenti, grazie alla collaborazione delle aziende partecipanti. Verranno sperimentate soluzioni innovative su sistemi quali le filiere cerealicole, lattiero-casearie, vegetali e delle piante officinali. Il progetto, a cui partecipano 14 aziende e cinque organismi di ricerca, si articola in quattro linee di ricerca (WP), una linea per il management (WP0) ed una per la comunicazione dei risultati più significativi al pubblico e a esperti del settore (WP5). Nell’ambito della sicurezza degli alimenti (WP1 Safe Food) si svilupperanno metodiche rapide di determinazione di alcuni patogeni, di micotossine e di contaminanti su diverse matrici alimentari. Nel WP2 sarà affrontato il tema dello Smart Food e della possibilità di valorizzare e di migliorare le capacità nutritive degli alimenti anche attraverso l’addizione di componenti quali biomolecole e fitocomplessi innovativi. Il WP3 (Sustainable Food) sarà dedicato alla sostenibilità dei processi, alla valorizzazione e al recupero dei sottoprodotti, all’applicazione di metodologie alternative nel trattamento delle materie prime, preferibilmente a basso costo. Il WP4 (Health) riguarderà gli effetti della nutrizione smart sul mantenimento della salute e di una buona qualità di vita.

FINALITÀ

 

1. qualificare le materie prime e i prodotti delle filiere agroalimentari tradizionali (cerealicole, lattiero-casearie, vegetali, delle piante officinali) in termini di sicurezza e tracciabilità;
2. valorizzare le tipicità agroalimentari tradizionali prodotte dal territorio;
3. identificare nuovi componenti nutritivi (biomolecole, oligoelementi, fitoderivati) e mettere a punto metodologie non convenzionali per migliorare il valore di alimenti e di integratori alimentari;
4. migliorare la produzione in campo alimentare attraverso metodi più sostenibili, valorizzazione dei sottoprodotti, ridotto consumo energetico per filiere sicure, di eccellenza e integrate nel sistema territoriale;
5. studiare gli effetti di una alimentazione smart rispetto a una tradizionale su alcuni processi fisiologici;
6. migliorare la competitività delle aziende partner attraverso la qualificazione professionale e l’innovazione;
7. accrescere il valore produttivo e commerciale delle attività collegate ai settori di interesse;
8. sviluppare partnership proattive e continuative tra aziende e soggetti della conoscenza o esperti di settore.

 

RISULTATI ATTESI

 

Messa a punto di metodologie idonee per la rilevazione rapida e diffusa di micotossine e della tracciabilità su materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie idonee all’individuazione e valorizzazione di nuovi principi nutritivi in materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie idonee per la caratterizzazione e la valorizzazione dei sottoprodotti derivanti da processi di produzione e trasformazione dalle materie prime di interesse per le aziende partner; studio di metodologie non tradizionali e sostenibili per il trattamento di materie prime e prodotti di interesse per le aziende partner; studio di metodologie e processi sostenibili per migliorare la produzione in campo alimentare; messa a punto di un prototipo per studiare in modelli sperimentali le potenzialità nutraceutiche degli alimenti sul miglioramento di alcuni processi fisiologici (ciclo sonno/veglia, tono muscolare); migliorare la competitività delle aziende attraverso la qualificazione professionale e l’innovazione; consolidare e proseguire la partnership tra aziende e soggetti della conoscenza; fornire utili informazioni sulla composizione e qualità dei prodotti studiati in modo da promuoverli non solo in ambito italiano ma anche internazionale.

 

SOGGETTI PARTECIPANTI

  • A.I.A. AGRICOLA ITALIANA ALIMENTARE S.P.A.
  • AGRIPHARMA SOCIETA’ COOPERATIVA AGRICOLA
  • CEREAL DOCKS S.P.A.
  • CHELAB S.R.L.
  • CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE (CNR)
  • ECAMRICERT S.R.L.
  • FAVERO ANTONIO S.R.L.
  • ILSA S.P.A.
  • INDUSTRIA CASEARIA SILVIO BELLADELLI S.R.L.
  • LATTERIA DI SOLIGO SOCIETA’ AGRICOLA COOPERATIVA
  • MICROMED S.P.A.
  • MOLINO QUAGLIA S.P.A.
  • PHOENIX RICERCA E TECNOLOGIE OTTICHE S.R.L.
  • SALIX S.R.L.
  • UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIA
  • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI PADOVA
  • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI VERONA
  • +WATT S.R.L.

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 5.188.650,00

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 2.797.600,00

TITOLO DELL’OPERA

EcoDPI

ECOdesign e riciclo di DPI in una filiera industriale circolare

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

BREVE DESCRIZIONE

L’obiettivo generale del progetto è la valorizzazione dei rifiuti provenienti dall’uso di dispositivi di protezione individuali (d’ora in poi DPI), anche sanitari. L’obiettivo viene perseguito studiando le fasi chiave di una potenziale filiera circolare per la produzione di tali dispositivi (acquisizione della materia prima e preprocessi, produzione, utilizzo, fine vita), focalizzando l’attenzione sui seguenti obiettivi specifici:

(i) definizione di un modello produttivo sostenibile di produzione e gestione di DPI che, nel contesto della pandemia COVID19, ha chiaramente denunciato la sua assenza

(ii) integrazione di competenze specifiche e capacità produttive ora frammentate e disperse nel territorio

(iii) produzione di nuova conoscenza (su temi di maggior valore quali: ecodesign, materiali rigenerativi, gerarchia dei rifiuti) trasferibile in diversi ambiti applicativi e altre filiere produttive

(iv) applicazione dei principi di economia circolare in una filiera produttiva integrata territoriale, in accordo al Circular Economy Action Plan promosso dalla UE al fine di accelerare la transizione indicata dall’European Green Deal.

Lo studio metterà in chiaro le criticità e le specifiche opportunità rispetto allo stato dell’arte delle conoscenze e delle tecnologie industriali realmente applicabili, con l’obiettivo finale di indicare specifici ambiti ove è conveniente un investimento industriale nel breve, medio e lungo termine.

FASI E ATTIVITÀ RELATIVE ALLO SVILUPPO DEL PROGETTO

 

WP-RI-1: Materie prime e MPS di origine sintetica per materiali riciclabili

Task: 1 Mappatura dei prodotti in commercio

Task: 2 Tecnologie di raccolta/smaltimento/riciclo

Task: 3 Materiali riciclabili

WP-RI-2: Biopolimeri per materiali riciclabili

Task 4: Stato dell’arte conoscenze e tecnologie disponibili

Task 5: Produzione a scala laboratorio e pilota di PHA

Task 6: Caratterizzazione dei PHA prodotti

Task 7: Bio-materiali per le conformazioni di filamenti, bio-film o polveri per la stampa 3D

WP-RI-3: Modificazione dei prodotti

Task 8: Identificazione dei prodotti/processi per la funzionalizzazione dei DPI

Task 9: Ottimizzazione dei materiali e funzionalizzane dei prodotti

Task 10: Ecodesign di prodotto e prototipizzazione

Task 11: Riciclabilità dell’intero prodotto (su prototipi di prodotto)

Task 12: Caratterizzazione dei materiali di riciclo

Task 13: Validazione e test dei DPI

WP-SS-1: Tecniche di pirolisi per la valorizzazione industriale dei rifiuti da DPI

Task 14: Dati di base per identificare DPI/materiali

Task 15: Definizione tecnologia applicabile

Task 16: Costruzione, avviamento, collaudo

Task 17: Test su matrici DPI e altre matrici

WP-SS-2: Soluzioni integrate processo/prodotto per la sterilizzazione

Task 18: Soluzioni integrate processo/prodotto per la sterilizzazione DPI mediante sistemi a perossido e/o UVC

Task 19: Progettazione di dettaglio-costruzione impianti prototipo e metodologie di verifica/validazione

Task 20: Ottimizzazione parametri di processo, testing funzionale, analisi/caratterizzazione DPI post trattamento

Task 21: Progettazione esecutiva degli impianti full scale

WP-RI-4: Sostenibilità dei cicli produttivi

Task 22: Sviluppo di un modello predittivo

Task 23: Validazione del modello

Task 24: Implementazione web application

Task 25: Studi LCA, LCC e SLCA

 

RETI INNOVATIVE REGIONALI COINVOLTE

  • RIBES-Nest Rete Innovativa Regionale per l’ecosistema salute e l’alimentazione smart
  • Veneto Green Cluster
  • Venetian Smart Lighting

 

CONTRIBUTO CONCESSO: 2.029.972,00 €

SPESA AMMESSA: 2.999.460,00 €

TITOLO DELL’OPERA

SO.SI.A.Q.

Un progetto integrato di ricerca industriale per l’innovazione della filiera molluschicola del Veneto

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività̀ collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

BREVE DESCRIZIONE

«Sostenibile, sicuro, di alta qualità»: in una parola, SO.SI.AQ. È questo il titolo di un progetto integrato di ricerca per l’innovazione della filiera molluschicola del Veneto, che ambisce ad innovare le fasi di produzione e trasformazione mediante attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale volte a incrementare la sostenibilità, la qualità e la sicurezza dei molluschi. Il progetto è stato finanziato grazie al Programma Operativo Regionale (POR) della Regione del Veneto, sostenuto dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014-2020.

LINEE PROGETTUALI

 

Il progetto si articola in tre diverse linee progettuali:

Sviluppo/ottimizzazione di sistemi di depurazione per l’eliminazione di virus enterici.
Il progetto ha come obbiettivo lo sviluppo di un impianto di depurazione sperimentale con utilizzo di ozono e la conseguente analisi di molluschi bivalvi per la quantificazione di Norovirus prima e durante il processo di depurazione. Le analisi finora effettuate avvalorano l’efficacia dell’impianto di depurazione nel ridurre le contaminazioni virali, anche se sono necessari ulteriori approfondimenti.

Sviluppo di metodi innovativi per garantire la tracciabilità del prodotto.
Il progetto prevede l’analisi e la caratterizzazione del microbiota di vongole provenienti da diverse aree di allevamento della Laguna di Venezia e del Delta del Po, nonché da aree interdette alla raccolta per inquinamento chimico (es. Fusina). Verranno identificati specifici profili di comunità microbiche per ciascun sito indagato, che potranno essere impiegati per lo sviluppo di un metodo innovativo per la tracciabilità del prodotto.

Miglioramento genetico di vongole filippine Ruditapes philippinarum.
Il progetto prevede il sequenziamento del genoma di vongole R. philippinarum provenienti da diverse popolazioni. Questo permetterà l’identificazione di polimorfismi genetici che verranno impiegati come potenziali marcatori per la selezione genetica, volta al miglioramento delle performance di crescita e della resistenza a patologie e infezioni.

 

SOGGETTI PARTECIPANTI

  • Consorzio Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia
  • Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
  • Università degli Studi di Padova
  • BMR Genomics srl
  • Experteam srl
  • Finpesca srl
  • Cooperativa Raccolta Allevamento Molluschi Eduli (CRAME)
  • Blupesca srl
  • Cooperativa Lagunare Allevatori Molluschi (CLAM)
  • Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine O.P. (Scardovari)

 

VALORE PROGETTO: 847.094,10€

SOSTEGNO CONCESSO: 591.535,89€

TITOLO DELL’OPERA

CONDIVISIONE DI METODOLOGIE PER L’EXPORT DELLE SMART FOOD – COMEEXPO

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 3

COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI

AZIONE 3.4.1

Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale

BREVE DESCRIZIONE

 

Le Aziende proponenti del progetto “Condivisione di Metodologie per l’Export delle Smart Food – CoMeExpo” tutte appartenenti alla Rete Innovativa Regionale RIBES-Nest, Soggetto proponente e gestore delle attività, durante i numerosi incontri di Rete hanno identificato tra le problematiche comuni quella di necessitare di un approccio modulare e pianificato delle proprie strategie di internazionalizzazione che non sempre viene affrontato in maniera organica. Infatti, spesso l’identificazione delle azioni legate alla scelta dei Paesi dove si intende esportare sono dettate da esigenze del momento e/o dalla necessità di essere presenti in alcuni mercati Paesi dove sono state identificate opportunità di commercializzazione ed export dei propri prodotti.
Da queste considerazioni nasce l’idea di realizzare una serie di attività finalizzate a condividere le esperienze, sia positive che negative, ma tutte estremamente diverse dei Partner della Rete proponenti del progetto “CoMeExpo” e insieme identificare strumenti e metodologie idonee alle singole realtà aziendali in modo da renderle più mirate, idonee e in grado di ottimizzare i risultati derivanti dalle azioni di internazionalizzazione che si intende svolgere.

FINALITÀ

 

La finalità principale del progetto non è solo quella di migliorare le performance di export delle singole aziende partecipanti, ma soprattutto migliorare il modello di export in ogni singola azienda proponente attraverso la condivisione delle esperienze con gli altri partecipanti e, non da ultimo trasferire (compatibilmente con la privacy aziendale) le metodologie e esperienze all’interno della rete RIBES-Nest e degli altri suoi Soci, anche grazie all’uso di professionalità qualificate sia dei fornitori esterni che del TEM. Tra i risultati attesi vi è anche la messa a punto di una strategia comune per la partecipazione alla stessa tipologia di fiera attraverso un percorso comune per migliorare i propri strumenti di comunicazione e di allestimento interno degli stand.

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 299.500

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 149.750

 

ELENCO DELLE IMPRESE CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO:

  • + WATT SRL
  • ECAMRICERT SRL
  • FAVERO ANTONIO SRL
  • LATTERIA DI SOLIGO SCA

TITOLO DELL’OPERA

NEW LICENSING E TECNOLOGIE: PRODOTTI E BEST PRACTICES PER MIGLIORARE L’EXPORT – NEWLITECHBESTEXPO

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 3

COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI

AZIONE 3.4.1

Progetti di promozione dell’export destinati a imprese e loro forme aggregate individuate su base territoriale o settoriale

BREVE DESCRIZIONE

 

Le Aziende proponenti del progetto “New Licensing e Tecnologie: prodotti e best practices per migliorare l’Export – NewLiTechBestExpo” tutte appartenenti alla Rete Innovativa Regionale RIBES-Nest, Soggetto proponente e gestore delle attività, durante i numerosi incontri di rete hanno identificato tra le problematiche comuni quella di rafforzare la propria propensione all’esportazione aumentando il livello di internazionalizzazione mediante una pianificazione della propria strategia che massimizzi ogni tipo di canale e strumento possibile. Infatti, spesso la correlazione delle attività del percorso di internazionalizzazione sui diversi mercati esteri sono dettate da esigenze del momento e/o dalla necessità di essere presenti in Paesi dove sono state identificate opportunità di commercializzazione mediate da contatti preesistenti o creati mediante la partecipazione ad alcuni eventi fieristici e/o congressi internazionali i grado di creare le giuste condizioni di commercializzazione ed export dei propri prodotti. Da queste considerazioni nasce l’idea di realizzare una serie di attività finalizzate a consolidare le relazioni e strategie connesse allo sviluppo delle attività di export da parte dei partner della rete, e insieme identificare gli strumenti e i canali idonei alle singole realtà aziendali proponenti in grado di ottimizzare i risultati derivanti dalle azioni di internazionalizzazione che si intende svolgere, stabilizzando i rapporti collaborativi e di rete.

FINALITÀ

 

La finalità principale del progetto non è solo quella di migliorare le performance di export delle singole aziende partecipanti, ma soprattutto migliorare il modello di ogni singola azienda proponente ottimizzando e integrando la promozione sui mercati esteri e, non da ultimo trasferire (compatibilmente con la privacy aziendale) le metodologie e esperienze all’interno della rete RIBES-Nest e degli altri partecipanti. Tra i risultati attesi vi è anche la messa a punto di una strategia comune per la partecipazione alla stessa tipologia di fiera dedicata ai dispositivi elettromedicali per la salute e il benessere attraverso un percorso comune per migliorare i propri strumenti di comunicazione e di allestimento interno degli stand con attività in modo da ottenere la massima visibilità e il maggior ritorno dell’investimento per le diverse aziende partecipanti.

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 292.600

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 146.300

 

ELENCO DELLE IMPRESE CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO:

  • DWS SRL
  • MICROMED SPA
  • STUDIO BONINI SRL
  • TELEA ELECTRONIC ENGINEERING SRL

TITOLO DELL’OPERA

NUOVO PIANO INDUSTRIALE DEL LATTIERO-CASEARIO VENETO – NIP

Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020

ASSE 1

RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE

AZIONE 1.1.4

Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi

BREVE DESCRIZIONE

 

Il progetto NIP contribuisce all’innovazione, favorendo lo sviluppo e il consolidamento delle imprese e garantendo un miglioramento della sostenibilità del settore lattiero-caseario. L’obiettivo sarà sviluppare tecniche spettroscopiche e proteomiche per il monitoraggio della qualità dei prodotti e della loro shelf-life. Nell’ambito del progetto verranno sviluppate analisi genomiche necessarie allo studio e alla selezione dei bovini latte e dei microorganismi presenti lungo la filiera lattiero-casearia caratterizzati dall’avere i migliori genomi. Saranno ideati nuovi prodotti lattiero-caseari, non ancora prodotti nelle strutture lattiero-casearie del Veneto, che consentiranno un reale sfruttamento dei principi nutritivi presenti nel siero. L’utilizzo di questo sottoprodotto “nobile” della lavorazione garantirà un beneficio per il settore stesso e per il territorio, aumentando il potenziale ricavo del latte prodotto e trasformato. Il progetto è strutturato in 7 WP, in coerenza con l’ambito progettuale indicato, che saranno soddisfatti grazie alla costante collaborazione tra i partners proponenti (12 aziende e 3 organismi di ricerca). Il WP1 principalmente organizzativo e legato alla gestione del progetto, il WP2 concernente la sicurezza dei prodotti lattiero-caseari, il WP3 allo studio dei sottoprodotti lattiero-caseari, il WP4 all’innovazione e nutraceutica dei prodotti lattiero-caseari, il WP5 alla buona economia ed energia, il WP6 alla valorizzazione dei prodotti lattiero-caseari, e infine, il WP7 legato alla disseminazione e comunicazione dei risultati.

FINALITÀ

 

Il progetto NIP porterà a dei risultati che potranno incrementare la competitività dell’intero settore lattiero-caseario regionale, aumentando la propensione ad attività di R&S, mediante l’implementazione della collaborazione e sinergia tra imprese e organismi di ricerca. Al termine del progetto NIP si prevede di ottenere una maggiore competitività delle imprese nella filiera lattiero-casearia e nel settore dell’agrifood come in quello della ricerca sperimentale. Questi obiettivi verranno sodisfatti grazie alla creazione di:

 

  • big-data di informazioni sulla quantità e qualità delle produzioni della materia prima e dei prodotti trasformati e commercializzati;
  • un controllo diffuso e coordinato sulla sicurezza della materia prima latte;
  • un sistema di produzione garante il benessere animale dei bovini da latte nel Veneto;
  • un miglioramento della mandria bovina da latte in termini di resilienza e sanità animale;
  • un piano logistico più efficiente e a minor impatto ambientale;
  • un prolungamento della shelf-life (durata della vita commerciale) dei prodotti caseari per favorire l’esportazione dei prodotti trasformati;
  • nuovi prodotti e bevande derivati dal siero di latte.

RISULTATI ATTESI

 

La ricerca ci consentirà di sviluppare nuove tecnologie che porteranno a un aumento della sicurezza dei prodotti lattiero-caseari (identificazione precoce e prevenzione dello sviluppo di patogeni e tossine, mappatura nel territorio delle caratteristiche e attitudini delle materie prime). Grazie allo sviluppo di metodiche per la valorizzazione della sieroproteina e di innovazioni nutraceutiche, saranno valorizzati il siero e le sue componenti. Tra le innovazioni previste: il miglioramento genetico animale finalizzato alla creazione di soggetti con nuove attitudini produttive e ambientali, garantire la salute e il benessere animale e la creazione di sistemi di precisione adatti al mantenimento della shelf life, un maggiore controllo della tracciabilità lungo la filiera, controllo e monitoraggio dell’impatto ambientale dei processi con particolare attenzione alle innovazioni che consentono un risparmio idrico ed energetico. Infine si attiverà la prima Cheese Academy del Veneto per favorire la formazione di tutto il personale coinvolto lungo la filiera e nei punti vendita, nonché fornire utili informazioni sulla composizione e qualità dei prodotti caseari in modo da promuoverli non solo in Italia ma anche nel mondo.

SOGGETTI PARTECIPANTI

 

Agriform S.c.a., Brazzale S.p.a., Chelab S.r.l., Consiglio Nazionale delle Ricerche (Istituto di Fotonica e Nanotecnologie), Consorzio per la tutela del Formaggio Monte Veronese, Experteam S.r.l., Industria Casearia Silvio Belladelli S.r.l., Intermizoo S.p.a., La Casara Roncolato Romano S.r.l., Lattebusche S.c.a., Latteria di Soligo Soc. Agr. Cooperativa, Microbion S.r.l., Ribes Scarl, Università degli Studi di Padova (Dip. DAFNAE), Università degli Studi di Verona.

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: € 5.864.298,70

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: € 2.945.976,08

Logo POC
ribes-nest

Programma Operativo Complementare (POC) della Regione del Veneto

TITOLO DELL’OPERA

SEBiomeD

SPEEDY EXPO FOR BIOMEDICAL DEVICES

Progetto finanziato con il POC della Regione del Veneto 2014-2020

BREVE DESCRIZIONE

 

I proponenti del progetto “SEBiomeD – Speedy Expo for Biomedical Devices” fanno parte della RIR RIBES-Nest, Soggetto Gestore delle attività ed operatore diretto nella partnership. Durante numerosi incontri di Rete, è emersa la volontà di unire le forze per migliorare e rafforzare la capacità dei Soci nell’export, aumentando il livello di internazionalizzazione anche attraverso la pianificazione di una strategia di approccio e di azioni comuni. Tra le necessità individuate dai soci è sempre stata sottolineata l’esigenza di trasferire ed applicare la cross-fertilization tra imprese operanti in settori diversi, per dare un supporto alle imprese meno abituate ad affrontare nuovi mercati e per sviluppare nuovi prodotti all’avanguardia e innovativi che impieghino tecnologie emergenti, come le KETs (Key Enabling Technologies). Il progetto si è sviluppato secondo un percorso strutturato in Work Packages, inseriti in un quadro generale di interventi, tutti volti allo scambio di know-how e di esperienze nell’ambito dell’internazionalizzazione. Le aziende della partnership si distinguono per la produzione di medical devices ottenuti a seguito di importanti processi di Ricerca & Sviluppo. I dispositivi sviluppati sono utilizzati nel campo della diagnostica e della prevenzione medica oppure dedicati alla riduzione dell’impatto sulla salute derivante da importanti patologie degenerative, oggi sempre più frequenti anche a causa dell’allungamento della vita media. Una seconda caratteristica che accomuna i Partner è che tutte le imprese afferiscono al Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente. Poiché la tecnologia impiegata nei prodotti medicali è spesso legata all’efficienza di specifici macchinari impiegati, la loro commercializzazione risente anche della preparazione e della cultura esistente in azienda, oltre che dalla capacità di identificare i buyers più adatti a trasferire queste capacità e valori in nuovi mercati. In recenti incontri di Rete sono stati identificati target commerciali simili tra loro, ed è emersa la volontà di alcune imprese di condividere il proprio background di esperienze consolidate in particolari Paesi e con buyers affidabili.

FINALITÀ

 

Il progetto “SEBiomeD”, intende realizzare alcune azioni mirate alle performance di export della partnership, nello specifico migliorando:

  • La partecipazione ad eventi fieristici o congressi anche per consolidare la posizione nel mercato di riferimento;
  • Il portfolio di buyers per la commercializzazione e distribuzione dei prodotti;
  • Le proprie attività di incoming, finalizzandole anche “a fare sistema” proprio grazie al supporto dato dalla Rete, che ha tra le finalità anche quella di favorire l’espansione dei Soci sui mercati esteri;
  • Creare un sito web e-commerce per alcune aziende.

A tal fine sono stati identificati e condivisi strumenti metodologici in grado di valorizzare la forza produttiva del network che, grazie alle competenze della singola impresa, può usare le expertise interne come moltiplicatore, per migliorare lo sviluppo della partnership nei mercati internazionali e, conseguentemente quello dei singoli Partner, anche e soprattutto grazie la coordinazione di un Temporary Export Manager.

 

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: 420.078,00

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: 210.039,00

 

ELENCO DELLE IMPRESE CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO:

  • RIBES-Nest per l’Ecosistema salute e l’Alimentazione smart Scarl
  • Bmr-genomics Srl
  • DWS Srl
  • Micromed SpA
  • Telea Electronic Engineering Srl

TITOLO DELL’OPERA

SEFFood

SPEEDY EXPO FOR FUNCTIONAL FOOD

Progetto finanziato con il POC della Regione del Veneto 2014-2020

BREVE DESCRIZIONE

Le aziende di RIBES-Nest si confrontano per ottimizzare il proprio operato condividendo metodologie e strumenti per migliorare le proprie attività e superare potenziali criticità. La partnership del progetto SEFFood – Speedy Expo for Functional Food, di cui RIBES-Nest è Soggetto Gestore e Partner operativo, si interessa di alimenti funzionali, in campo umano ed animale, e della loro valorizzazione. Gli alimenti funzionali contengono ingredienti coadiuvanti per le funzioni fisiologiche dell’organismo con potenziali azioni preventive sull’insorgenza di patologie. Pertanto, le strategie di export delle imprese che operano in questi mercati devono essere particolarmente mirate e adottare un approccio modulare e pianificato delle attività per l’internazionalizzazione. Operare al di fuori del Paese significa confrontarsi con normative diverse, anche in Paesi che supportano le loro aziende nazionali creando spesso forme di protezionismo interno. Un elemento vincente per le imprese, soprattutto di piccole dimensioni, che si distinguono per l’innovazione nei prodotti, è la capacità di fare squadra e attivare sinergie nei nuovi mercati. Per i Partner la scelta degli Stati dove esportare è dettata dalla relazione tra prodotto ed esigenza dell’impresa, nonché dalla necessità strategica di essere presenti in mercati dove sono identificabili  buone opportunità di commercializzazione. Anche le normative nel campo della sicurezza alimentare sono particolarmente importanti nella scelta dei Paesi in cui esportare, in particolare quando si tratta di alimenti dedicati a tipologie di consumatori con particolari esigenze (gluten e allergen free, regimi dietetici particolari, etc.) o di alimenti funzionali e prodotti con componenti nutrizionali che, correlando l’alimentazione con il benessere, devono fornire la massima sicurezza igienico-sanitaria possibile. Inoltre, la partecipazione ad eventi fieristici può essere un driver importante per creare le giuste condizioni di commercializzazione ed export (anche attraverso l’e-commerce) dei propri prodotti e rappresenta un’occasione preziosa per le PMI partner per raccogliere contatti utili per la crescita individuale o di gruppo. Il progetto si concentra su tutte le diverse fasi della filiera agroalimentare che includono la coltivazione delle materie prime, l’alimentazione animale, la produzione e commercializzazione di integratori alimentari per l’uomo, nonché prodotti alimentari in formula di miscele o sfarinati. Questo approccio “di filiera” è facilitato dalla partecipazione alla Rete di diverse tipologie di aziende che presidiano diversi segmenti della filiera agroalimentare. Un ulteriore punto di forza progettuale è determinato dall’esperienza maturata da alcuni partner nell’export dei propri prodotti che consente ad altre imprese della partnership di poter disporre di un modello per migliorare le proprie strategie ed azioni verso l’internazionalizzazione.

FINALITÀ

 

Le finalità di “SEFFood” sono:

  • Migliorare le performance di export delle singole aziende partecipanti;
  • Valorizzare la dimensione “di insieme” data dalla Rete per accrescere le opportunità e l’approccio verso i nuovi mercati;
  • Trasferire metodologie ed esperienze ottimali all’interno di RIBES-Nest e degli altri suoi Soci.

 

A tal fine sono identificati e condivisi strumenti metodologici in grado di valorizzare la forza produttiva del network che, grazie alle competenze della singola impresa, può usare le expertise interne come moltiplicatore e migliorare lo sviluppo e la valenza delle imprese nei mercati internazionali anche con l’ausilio e la competenza del Temporary Export Manager inserito nelle attività progettuali.

 

SPESA COMPLESSIVA PREVISTA: 431.266,20

 

CONTRIBUTO COMPLESSIVO PREVISTO: 215.633,10

 

ELENCO DELLE IMPRESE CHE HANNO PARTECIPATO AL PROGETTO:

  • RIBES-Nest per l’Ecosistema salute e l’Alimentazione smart Scarl
  • Coccitech Srl
  • Cortal Extrasoy SpA
  • Favero Antonio Srl
  • Salix Srl
  • +Watt Srl